mercoledì 14 ottobre 2009

Addio alle Barriere

Lungi da noi tutti parlare di manifesto,di rivoluzione.Ma permettete uno sfogo,una confessione,tanto per noi quanto per chi legge.Qui si parla di comunicazione,ossia di qualcosa di ormai perso,andato,o meglio,dimenticato.Un gran muro si e' opposto tra chi manda un messaggio,e chi deve intenderlo,non solo leggerlo;carpirne ogni sfumatura,intenderne le ragioni,il percorso fatto per arrivare dove lo si vede,o si ascolta,o si legge.Qui parliamo di musica prima di tutto,arte che puo' facilmente(e deve) mandare un messaggio.Deve comunicare,e deve farlo a tutti i livelli,e' assolutamente fondamentale.E' difficile farlo.Oggi e' quasi impossibile.La musica e' immersa nello sfacelo del mondo quotidiano,sta alle sue regole,e' impregnata di fallimento,e' muta.

Un'arte come questa,che puo' esprimere a tutti i livelli di senso,che li racchiude tutti,e' veicolo pronto ad esplodere,a farsi portavoce del vero valore della parola,della poesia,del suono,del rumore.E' ambiente,e' la vita stessa che si fa espressione di senso,e che puo' deviarlo,usarne ogni dettaglio e mutarne di continuo.L'uomo ne e' l'artefice,l'uomo e' Dio di se stesso,e questa e' la sua essenza,quella di ognuno di noi.


Cio' che ci proponiamo e' semplice.Spalanchiamo le porte,sfondiamo i muri,rendiamo l'essere del singolo universalita',e facciamolo mediante l'arte.Che sia Musica,che sia letteratura,che sia cinema poco importa.L'elementare di queste espressioni deve risaltare,il semplice deve rimare con assoluto cuore del tutto.E questo deve essere inteso e capito da tutti,il messaggio deve arrivare,correre,mai fermarsi,ed aiutare il mondo a riscoprire se stesso.


Nostro malgrado,qui si parla di rivoluzione.

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